Wednesday 29 April 2020

STEP #12

STORIA DELLA COMUNICAZIONE NEL MEDIOEVO E NELL'ETA' MODERNA


Giullari

Il Medioevo è stato, purtroppo, un periodo di grande analfabetismo. Quindi la comunicazione in forma scritta coinvolgeva un'elitè di dotti, soprattutto appartenenti all'ambito ecclesiastico. 
Di conseguenza l'unica forma di comunicazione in grado di sollecitare la stragrande maggioranza dei cittadini era quella effettuata in forma orale.
Nasce a questo punto la figura del giullare che, nelle corti ma soprattutto nelle piazze, narra storie e canta versi.
Proprio perchè questo tipo di comunicazione è prediletto, si sviluppano capacità mnemoniche per tramandare oralmente leggende, canti e storie della tradizione.


Stampa a caratteri mobili

Bibbia di Gutemberg


Fu proprio grazie all'evolversi tecnologico che l'alto tasso di analfabetismo calò. Infatti la nascita della stampa a caratteri mobili permise di diffondere ampiamente la cultura, stampando numerosi testi che fino a quel momento erano stati riprodotti dagli amanuensi e che erano rimasti legati ad una piccola cerchia di intellettuali. 
La tecnica di stampa a caratteri mobili, originaria della Cina, venne inventata in Germania da Gutemberg. Egli, secondo il principio per cui la stampa permette di progredire, creò una tecnica grazie alla quale la cultura potè diffondersi e la comunicazione venne agevolata.
L'esempio più noto è sicuramente la famosa Bibbia di Gutemberg. Da quel momento in poi le stamperie si moltiplicarono.


Stemma della famiglia Thurn und Taxis

Un mezzo di comunicazione molto diffuso è la posta. Una importante famiglia tedesca, i Thurn und Taxis, gestiva i servizi postali.



Insegna dei servizi postali imperiali

Le vie postali sotto il controllo della famiglia bergamasca ma poi germanizzata, si espandevano da Bruxelles verso la Spagna, Napoli e la Prussia. In uso vi erano anche i francobolli delle poste Thurn und Taxis.


Francobolli delle poste Thurn und Taxis

Il corno di posta rappresenta il simbolo della famiglia, che ha modernizzato la posta rendendola simile a come la conosciamo oggi. 

Bibliografia

Storia delle macchine, Vittorio Marchis, ed. Laterza, capitolo secondo

Foto

Friday 24 April 2020

STEP #11

COMUNICARE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Covid-19

Videochiamate e conferenze online: lo mostrano le statistiche, durante la quarantena la comunicazione digitale ha portato all'uso di numerose piattaforme.


Grafico sui minuti trascorsi in chiamate di gruppo in Italia

Il picco è ovviamente situato tra marzo e aprile 2020, periodo in cui il numero di videochiamate è aumentato del 1000%.


Alcuni esempi di piattaforme


In un periodo particolare come quello stiamo affrontando, comunicare è un'azione che va ridimensionata. E come in ogni ridimensionamento e riadattamento, ci sono dei lati positivi e negativi.


Lati positivi

Possibilità di comunicare in diretta con amici e familiari


I lati positivi coinvolgono numerosi aspetti della vita quotidiana: l'affetto, l'istruzione, il lavoro.
Infatti, nonostante il distanziamento sociale, possiamo continuare a comunicare in tempo reale con parenti e amici, ma anche proseguire percorsi di studio e svolgere da casa il lavoro, quando è possibile, in modalità smart working.
Comunicare attraverso i social network ha inoltre permesso la nascita di raccolte fondi, dedicate agli ospedali e ai reparti di terapia intensiva, favorendo la condivisione e la comunicazione da ogni punto d'Italia.

Lati negativi

Stress e difficoltà dovuti a questo nuovo stile di vita

Purtroppo tutti questi aspetti positivi sono affiancati da lati negativi della comunicazione digitale che, se da un lato ha unito molti aspetti della quotidianità, dall'altro ha marcato le disuguaglianze sociali. Infatti non tutti godono della presenza di una connessione Internet nella propria abitazione, oppure di strumenti adatti alla teledidattica o al telelavoro. 
Inoltre, poichè la comunicazione può svolgersi solo attraverso questi canali digitali, essi sono in balia delle fake news. 


Bibliografia


Fonte foto

Thursday 23 April 2020

COMUNICARE CON IL PENSIERO

Elettrodi che captano segnali celebrali

Lo sviluppo tecnologico ci accompagna da sempre, e con esso aumentano il benessere e le possibilità per l'uomo.

Un chiaro esempio è rappresentato da uno studio pubblicato sulla rivista Plos Biology dal Wyss Centre per la Bio e Neuroingegneria di Ginevra, il quale sta progettando dei metodi per permettere ai pazienti affetti da malattie come la sclerosi laterale amiotrofica di comunicare.
Ai pazienti vengono poste delle domande e il computer, tramite i livelli di ossigenazione del cervello, tenta di interpretare una risposta negativa o positiva.

Un altro esempio è proposto dalla Brain Centre of University Medical Centre di Utrecht, in Olanda, che trae parole tramite degli elettrodi che captano segnali celebrali.

L'importanza attribuita a queste ricerche dimostra come comunicare, che sembra un'azione quasi ovvia e scontata, possa portare gioia e speranza nella vita di questi pazienti.


Bibliografia

SKYCUBE: MESSAGGI DALLO SPAZIO

Skycube

Comunicare dallo spazio: non si tratta dell'incipit di un romanzo di fantascienza, anzi, è stato possibile grazie al satellite Skycube.

Un piccolissimo nanosatellite ci ha permesso di comunicare, inviare messaggi dallo spazio e addirittura scattare delle foto mozzafiato. 

E' stato lanciato il 9 gennaio 2014 per poi ritornare sulla Terra il 9 novembre dello stesso anno e ci ha dato la possibilità, versando un dollaro, di avere 10 secondi di "comunicazione spaziale”!

Bibliografia

https://www.focus.it/tecnologia/innovazione/skycube-e-i-tuoi-messaggi-arrivano-dallo-spazio
https://en.wikipedia.org/wiki/SkyCube

Wednesday 22 April 2020

KIERKEGAARD E LA COMUNICAZIONE FILOSOFICA


Kierkeegard

Nella filosofia di Kierkegaard comunicare ricopre un ruolo fondamentale.
Infatti egli afferma che comunicare è necessario per riportare gli uomini alla realtà.
La comunicazione viene distinta in soggettiva ed oggettiva. Quest'ultima viene scartata, poichè non crea un rapporto tra colui che comunica ed il destinatario di questa comunicazione; la comunicazione soggettiva invece è concreta, è intima, il mittente "comunica sè stesso", racchiude la propria identità in un singolo messaggio. Il fine della sua comunicazione deve essere quello di far vivere al destinatario una vera e propria esperienza. 


Bibliografia

https://www.mcurie.edu.it/files/godi.oreste/file/Kierkegaard_comunicazione_esistenziale.pdfhttps://areeweb.polito.it/didattica/polymath/ICT/Htmls/Studenti/MedieSuperiori/ComunicazioneScarcella/3Filosofia.htm

Friday 17 April 2020

STEP #10

LA COMUNICAZIONE NEL CINEMA




Questa scena è tratta dal film "Il discorso del re", film del 2010 diretto da Tom Hooper. 
Il re Giorgio VI ha difficoltà a comunicare a causa di problemi di balbuzie, e ciò compromette la sua figura. Si rivolge perciò al logopedista Lionel Logue.
In questo post l'azione comunicativa è nuovamente protagonista, ma dal punto di vista di uomo che, con difficoltà e impegno, riesce a padroneggiarla.


Monday 13 April 2020

STEP #09

LA COMUNICAZIONE NELLE ARTI FIGURATIVE




 I bari
 Michelangelo Merisi da Caravaggio
 1594 (olio su tela)
 Kimbell Art Museum - Fort Worth

STEP #08

STORIA DELLA COMUNICAZIONE NEL MONDO ANTICO


Dall'antichità ai nostri giorni, la comunicazione ha rappresentato un ruolo importante nella vita dell'uomo ma non necessariamente nella forma in cui la conosciamo oggi. 


Pitture rupestri
Le pitture rupestri sono una tra le prime forme di comunicazione in assoluto, risalgono infatti a più di 40 mila anni fa e sono sparse in giro per il mondo. 


Il codice di Hammurabi
Il codice di Hammurabi risale circa al 1700 a.C. ed è un'antica forma di comunicazione scritta e rappresenta il primo codice di legge scritta. 

Geroglifici egizi
Il fascino dei geroglifici egizi è innegabile: riuscire a comunicare concetti e parole tramite piccoli disegni è il loro scopo.

Quipu
Il quipu è un oggetto appartente alla tradizione delle antiche civiltà del sud America. In base al colore delle corde e al modo in cui esse erano intrecciate e annodate, esso racchiudeva un messaggio diverso, relativo per esempio alla coltivazione dei campi o alla gestione degli imperi.

Bibliografia

Wednesday 8 April 2020

STEP #06

LA COMUNICAZIONE NELLA LETTERATURA NARRATIVA



Copertina edizione del 1962


Nella letteratura narrativa, l'azione comunicativa è espressa nell'incipit dell'opera di Gianni Rodari "Favole al telefono".
Infatti, il ragionier Bianchi, desideroso di raccontare favole alla propria figlia, ma contemporaneamente molto impegnato in viaggi di lavoro, decide di comunicare con lei telefonicamente.

"C'era una volta...
...il ragionier Bianchi, di Varese. Era un rappresentante di commercio e sei giorni su sette girava l'Italia intera, a Est, a Ovest, a Sud, a Nord e in mezzo, vendendo medicinali. La domenica tornava a casa sua, e il lunedì mattina ripartiva. Ma prima che partisse la sua bambina gli diceva: -Mi raccomando, papà: tutte le sere una storia.
Perchè quella bambina non poteva dormire senza una storia, e la mamma, quelle che sapeva, gliele aveva già raccontate tutte anche tre volte. Così ogni sera, dovunque si trovasse, alle nove in punto il ragionier Bianchi chiamava al telefono Varese e raccontava una storia alla sua bambina. Questo libro contiene appunto le storie del ragionier Bianchi. Vedrete che sono tutte un pò corte: per forza, il ragioniere pagava il telefono di tasca sua, non poteva mica fare telefonate troppo lunghe. Solo qualche volta, se aveva concluso buoni affari, si permetteva qualche "unità" in più. Mi hanno detto che quando il signor Bianchi chiamava Varese le signorine del centralino sospendevano tutte le telefonate per ascoltare le sue storie. Sfido: alcune sono proprio belline."

tratto dall'opera "Favole al telefono" - Gianni Rodari

Monday 6 April 2020

STEP #07

NON CHIEDERCI LA PAROLA



Eugenio Montale



Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

Eugenio Montale