Tuesday 31 March 2020

STEP #05

Uno spot comunicativo






La pubblicità ha lo scopo di comunicare un messaggio e illustrare un prodotto o un servizio. Quindi ogni spot rappresenta l’azione comunicativa, ma quello riportato sopra vede il soggetto principale coincidere con essa. È stato realizzato in occasione del “Forum della comunicazione” tenutosi a Roma nell’Auditorium Parco della Musica, il 7 e l’8 giugno 2011.

https://www.youtube.com/watch?v=2cfCpnzu8Kk

Thursday 26 March 2020

STEP #04 bis

Il mito di Cassandra

Cassandra, sacerdotessa troiana

Comunicare ci rende umani. E cosa c'è di più bello che comunicare ed essere creduti, capiti, ascoltati?

Il mito di Cassandra cerca proprio di esprimere questo concetto, tramite il racconto della sventura della sacerdotessa troiana.

La donna, talmente bella da attrarre il dio Apollo, lo rifiutò in onore del ruolo da lei ricoperto.
Per vendicarsi, Apollo le diede il dono di poter prevedere il futuro e poi, al momento dell'abbandono, le sputò in bocca, condannandola a non essere mai creduta da nessuno.

Prevedendo vittorie, catastrofi, e addirittura l'evento del cavallo di Troia, come chiunque avrebbe fatto, la donna comunicò sempre a tutti coloro che la circondavano. Venne sempre giudicata come una pazza, una visionaria, un'imbrogliona, nonostante poi le sue predizioni si verificassero davvero.


Il sapere di Cassandra rimase sempre sottovalutato, non per la sua incapacità di comunicare, per il rifiuto degli uomini di fermarsi, per una volta, ad ascoltare.


Bibliografia
https://www.marilenacremaschini.it/il-mito-di-cassandra-e-limpossibilita-di-comunicare/

STEP #04

Il dio della comunicazione

Ermes, il messaggero degli dei


Nella mitologia greca Ermes è il messaggero degli dei.
Con il suo cappello ed i sandali alati, riesce a viaggiare a velocità incredibili, attraversando terre immense, per recare parole e messaggi in giro per il mondo.
I sandali gli permettono di cancellare le sue tracce.

Esistono quindi grandi affinità tra il figlio di Zeus ed il concetto di comunicazione come oggi lo conosciamo. Infatti un nostro pensiero può essere inviato ad un amico in pochi istanti, anche dovendo superare oceani e continenti. I più abili possono cancellare il proprio "passaggio" ricordando quasi i sandali alati di Ermes. 

Nonostante comunicare abbia innumerevoli lati positivi, non possiamo negare che i suoi più che mai attuali risvolti negativi siano paragonabili ai miti legati al dio Ermes, il cui simbolo è una tartaruga. Ciò non è casuale, infatti egli dal guscio di una tartaruga creò una lira, con la quale incantò Apollo, dio della poesia, della musica, della ragione, della luce. 
Tramite la creazione di questa lira, Ermes cerca quasi di imitare la ragione che Apollo simboleggia, incarnandola in sè.

Le fake news rappresentano l'inganno di Ermes ad Apollo, il suo continuo viaggiare nell'Ade, desiderio assurdo per chi possiede l'immortalità; tali false notizie sono talvolta quasi impossibili da distinguere rispetto alla realtà dei fatti. La riflessione che ne deriva incita l'uomo, ogni tanto, a recuperare la propria umanità, riavvicinandosi ai principi del dio Apollo.

Bibliografia

https://www.epochtimes.it/news/la-tecnologia-moderna-e-il-dio-della-comunicazione/

https://it.wikipedia.org/wiki/Ermes

Sunday 22 March 2020

STEP #02

COM-MUNIS


Gladiatori in combattimento


Dopo il pasto a base di focacce d'orzo, miele e vino annacquato il gladiatore Prisco si stava dirigendo verso l'anfiteatro della grande città romana. Il terreno sabbioso era povero di vegetazione ed il caldo sole di Iulius batteva sulla sua nuca. La costosa armatura metallica era pesante e bruciava sulla pelle abbronzata di Prisco. In qualità di gladiatore professionista, il popolo e l'imperatore si aspettavano grandi cose da lui. L'addestramento era stato duro, ma finalmente il gladiatore si sentiva pronto ad affrontare i munera, giochi organizzati per il festeggiamento della vittoria in guerra di Roma, che aveva per l'ennesima volta espanso i propri confini.
Prisco aveva affrontato nemici di tutti i tipi, prigioneri di guerra e criminali condannati a morte. Stavolta però un magistrato desiderava offrire all'imperatore, in occasione dell'importante vittoria, una speciale esibizione di uno tra i più importanti combattenti romani: Prisco.

Nell'anfiteatro rimbombavano le urla del popolo emozionato. Grandi festoni erano appesi da un capo all'altro. L'imperatore, seduto al posto d'onore con la famiglia e la servitù, era visibilmente commosso per la vittoria e l'esibizione di Prisco fu così spettacolare che volle conoscerlo di persona per complimentarsi.


Parlarono calorosamente e Prisco si sentì fiero di sè. L'imperatore lo ringraziò per aver com-munis il suo talento nell'arte del combattimento, cioè per aver messo in comune un grande dono.


Ancora oggi il termine comunicare indica la volontà di mettere in comune, di diffondere qualcosa, un'idea, un talento, un pensiero.


Bibliografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Gladiatore


STEP #01 bis

UN VERBO "COMUNE"

Il verbo comunicare, protagonista di questo blog, è presente tra le righe dei vocabolari di tutte le lingue del mondo. Infatti, come già sottolineato nel post precedente, l'attività comunicativa appartiene ad ogni cultura.

In francese il termine viene tradotto con "communiquer", verbo introdotto nella letteratura da Nicola D'Oresme, vissuto in Francia nel 1300. "Parteciper à quelque chose" è il significato che egli attribuisce al termine nelle sue Lettere, cioè partecipare a qualcosa.

In spagnolo il termine viene tradotto con "comunicar", e proprio come il francese, lo spagnolo, l'italiano e le restanti lingue neolatine, il significato risale alla cultura latina con communicare.

Nella lingua inglese è utilizzata la traduzione "to communicate", la quale è stata introdotta circa nel 1520; il nome "common", da cui deriva, risale però al 1300.

Bibliografia

Friday 20 March 2020

STEP #01

CO-MU-NI-CÀ-RE

dal latino communicare, mettere in comune, composto di cum e munis, incarico, dovere.
1. Rendere comune, far parte ad altri di ciò che è proprio; per lo più di cose non materiali (pensieri, idee, sentimenti). 2. Essere in relazione verbale o scritta con qualcuno. 
Inglese: to communicate, spagnolo: comunicar, tedesco: kommunizieren

Comunicare è il fulcro della vita da sempre. Ogni essere vivente comunica il pericolo, le emozioni, le scoperte, l'evoluzione, le novità. L'intero globo comunica ogni giorno da parte a parte, dal più remoto paese alla più grande metropoli, da un polo all'altro, da continente a continente. Un libro comunica. Un'opera d'arte comunica. Una canzone comunica. Uno sguardo comunica. L'uomo è un animale sociale, come affermò il filosofo Aristotele. E come tale, è circondato da mezzi per immergersi nella società, come il telefono, la radio, Internet, la televisione, i quali sono in grado di comunicare idee e punti di vista.

Oggi, la tecnologia ricopre un ruolo sostanziale e influenza a fondo il modo di comunicare.

In questo blog, grazie agli apprendimenti che otterrò nel corso e alle nozioni che possiedo già, cercherò di sottolineare e approfondire questo ultimo punto, soffermandomi sulle evoluzioni che hanno portato la comunicazione e la tecnologia ad intrecciarsi nel corso della storia.



Bibliografia